Mercoledì, 21 Settembre 2022 09:17

Novità dalle Sezioni (settembre 2022) In evidenza

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Iniziamo una nuova serie di articoli, per raggruppare le novità e le iniziative in arrivo dalle sezioni.

 



Giovedì 27 ottobre al Cinema Kursaal di Porretta Terme, DENTRO LE APUANE : Tra Meraviglie e Ferite, una serata sullo stato attuale delle Alpi Apuane tra immagini e parole di traversate alpinistiche professionali e non, e la voce dei partecipanti, ognuno con le proprie esperienze su queste montagne così vicine a noi.

Gianluca Briccolani è un alpinista fiorentino – ex fotografo professionista – che nel 2016 compie,    in solitaria, la prima traversata integrale per cresta delle Alpi Apuane, da cui nascerà il volume             “L’ Altezza della Libertà”. Nel 2021 fonda l’ organizzazione di volontariato Apuane Libere, di cui ne è l’ attuale presidente.

Filippo Precetti, guida alpina di mestiere, nato a Carrara e cresciuto a Fosdinovo,  ai piedi delle Apuane. Montagne che ha nel cuore dove ha mosso i primi passi in verticale. Autore del cortometraggio “L’ altra faccia della montagna” dove lega l’alpinismo agli attuali temi ambientali attraverso un’ analisi delle debolezze umane.

Classe 2003 e 2000 Francesco Bruschi e Francesco Tome’ iniziano alcuni progetti alpinistici nel 2020, dopo la Pandemia. Il primo progetto che portano a termine sarà quello di Alpi Apuane Terre Selvagge. Un viaggio di ben 10 giorni nel parco delle Alpi Apuane traversando 40 vette in un concatenamento documentato da Francesco Tomè. Un racconto di amicizia ricco di luoghi , persone che vale la pena di conoscere e vedere

 




Martedì 18 ottobre iniziano le serate organizzate dal Cai Reggio Emilia nella sede di via Caduti delle Reggiane 1 H. Il primo appuntamento, alle 21:00, è di grande interesse: è dedicato ai “Terrazzamenti di Vetto” e vedrà ospiti Filippo Brandolini e Silvia Costetti.

Filippo Brandolini è ricercatore associato presso la Newcastle University (Newcastle upon Tyne, UK) e direttore scientifico del progetto HiLSS (Historic Landscape and Soil Sustainability), finanziato dal European Research Council attraverso il programma Horizon 2020 - Marie Skłodowska-Curie Actions; parlerà di “Geoarcheologia applicata allo studio dei terrazzamenti agricoli di Vetto d’Enza: risultati preliminari”. Saranno illustrati per la prima volta gli inaspettati risultati di una approfondita ricerca effettuata nei mesi scorsi a Vetto da una equipe internazionale coordinata dallo stesso Brandolini, che ha permesso di datare il periodo della loro realizzazione.

Sui “Terrazzamenti di Vetto” parlerà Silvia Costetti, architetto e progettista dell’intervento di recupero dei terrazzamenti. Il recupero parziale dei terrazzamenti è stato reso possibile grazie all’impegno del Comune di Vetto, della Bonifica Emilia Centrale, della Regione Emilia-Romagna e del GAL Antico Frignano e Appennino reggiano. L’intervento ha portato alla pulizia di diversi tratti dei muri a secco, alla loro sistemazione, alla realizzazione di percorsi e pannelli didattici per la visita. A Silvia Costetti si deve anche il capitolo sui terrazzamenti di Vetto dell’interessantissimo volume “Paesaggi terrazzati d’Italia”, curato da Luca Bonardi e Mauro Varotto e pubblicato nella collana del Cai “Saggi sulla montagna” edita da Franco Angeli.

I terrazzamenti di Vetto, che sono attraversati anche dal Sentiero dei Ducati, in uno dei suoi tratti più affascinanti, sono una fitta e complessa serie di muri a secco, alti fino a 2,5 metri realizzati con blocchi di pietra locale. Sono stati realizzati per permettere la coltivazione di vite, alberi da frutta, grano, orzo, patate, e anche capperi (presenti tutt’ora) su un versante molto ripido della montagna che scende verso Vetto, caratterizzato anche da un particolare microclima,

 



La sezione di Modena programma in autunno un corso tematico su evoluzione dei ghiacciai dall’appennino alle alpi .

Si tratta di un breve ciclo di conferenze a tema ambientale e alcune uscite in ambiente per parlare di un tema che sta diventando sempre più importante: la situazione dei ghiacciai, la loro storia, il loro declino e le conseguenze che ne conseguono.
Affrontiamo il tema con la collaborazione dei docenti Paola Coratza, Francesco Ronchetti e Vittoria Scorpio del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia e una serata con Claudio Smiraglia, Socio onorario del CAI e massimo esperto nella Geomorfologia glaciale e di glacialismo attuale. I docenti ci introdurranno alla conoscenza della storia dei ghiacciai, delle loro origini, della loro situazione attuale e delle conseguenze che i cambiamenti climatici e gli eventi metereologici estremi hanno anche sulla nostra disponibilità di acqua.
Le uscite in programma saranno due, una sull’appennino ed una sulle alpi, per vedere dove erano e dove ancora sono i ghiacciai; una terza verrà programmata per la prossima estate come gita al sentiero glaciologico dei Forni.

Il dettaglio del programma è disponibile su https://www.cai.mo.it/corso-tematico/ .

 


 

La sezione di Reggio Emilia, in collaborazione con la sua Scuola Sezionale di Escursionismo organizza un ciclo di quattro incontri sull’utilizzo delle app per gli escursionisti.

«Ma dove vai se l’App non ce l’hai? Quanti di noi – spiega Giuseppe Cavalchi, accompagnatore di escursionismo che coordina l’iniziativa - all’inizio ed alla fine di un’escursione, guardando il proprio smartphone si confrontano con i compagni sui dati che la propria App fornisce: distanza percorsa, dislivello, tempi di percorrenza, chi più ne ha ne metta. “Ma tu che App usi?” - “Io ho scaricato questa che è bellissima!” - “Io ho installato anche questa!” Ecco perché organizziamo questi incontri: per inoltrarci nel mondo delle app, per capirne il loro funzionamento, per sfruttarne al massimo le funzionalità così da garantirci una maggior sicurezza nell’andare in montagna; ricordandoci sempre che il telefono sarà la nostra sola ancora di salvezza se dovessimo chiamare i soccorsi, perciò non abusiamo della durata della batterie!»

Si parlerà innanzitutto di due app sviluppate in stretta collaborazione con il CAI: l’app Sentieri Appennino, realizzata da GeoMedia, che copre la quasi totalità della rete escursionistica reggiana e diverse zone dell’appennino emiliano e della Lunigiana, e l'app GeoResq, strumento su cui il CAI nazionale ha puntato molto e che offre gratuitamente ai propri soci. Non mancherà infine una uscita pratica per provare le app sul campo: la meta sarà il 29 ottobre il Sentiero dei Ducati nella zona del Monte Staffola e di Borzano, sull’Appennino reggiano.

Il primo incontro è in programma giovedì 6 ottobre 2022 alle 21:00 nella sede del CAI, in via Caduti delle Reggiane 1H a Reggio Emilia. I successivi sono in programma il 13, 20 e 27 ottobre.

Iscrizioni a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 30 settembre, aperte ai soci CAI per un massimo di 30 partecipanti. Info: http://www.caireggioemilia.it/attivita.php?Idattivita=1739 , Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

 


 

La sezione di Bologna segnala la proiezione in anteprima del film "Il Mondo in Camera - Mario Fantin il cineasta dell'avventura" alle 21:00 di venerdì 30 Settembre, presso il Cinema Teatro Orione in via Cimabue, 14, Bologna.

La proiezione in anteprima del film, già presentato al Trento Film Festival, avverrà alla presenza del regista e produttore Mauro Bartoli insieme ai produttori Simone Bachini e Mario Chemello

Doc - Italia, 2022, 74’ - Anteprima

Mario Fantin è stsato regista, alpinista, esploratore.

Cineasta di numerose spedizioni internazionali, a partire dalla conquista italiana del K2 nel 1954, Mario Fantin è stato un instancabile narratore di montagne, popoli e spedizioni estreme, conosciuto in tutto il mondo. Ha passato metà della sua vita con la cinepresa in mano, realizzando decine di film e pubblicazioni e migliaia di fotografie. A un certo punto, animato dalla necessità di raccogliere e conservare la storia delle spedizioni extraeuropee, si è chiuso in casa per fondare il più grande archivio mondiale dell’esplorazione di montagna. Nel 1980, dopo una vita di incredibili avventure, nella sua casa di Bologna trasformata in un enorme deposito di memorie, Fantin prende una decisione estrema. Da quel momento viene dimenticato, triste destino per un uomo che ha dedicato la sua vita all’importanza della memoria. La sua storia non è mai stata raccontata...

Ingresso intero: 7 €

Ingresso ridotto riservato ai soci CAI: 5 €